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lunedì 28 settembre 2009

New York New York


Nonostante io adori l'Italia, e Firenze in particolare, io mi sento a casa mia un pò ovunque durante i miei viaggi. Mi basta quei due tre giorni e mi sento parte di una nuova città. Quest'anno, per la seconda volta, sono tornata dalla mia beloved New York! Era dal 2006, anno in cui per un mese New York è stata la mia casa e dove ho lavorato. Questa volta sono andata come turista, e mi ha quasi fatto effetto! Mi sembrava di essere scesa sotto casa, in realtà avevo volato 9 ore sull'oceano...Per me i viaggi sono il miglior incentivo per lavorare, anche d'estate o nei fine settimana, adesso e mentre studiavo all'università. Posso risparmiare su altre cose, ma viaggiare è sempre stato il mio sogno, far decollare il mio spirito libero e farlo atterrare in terre straniere. Un omaggio ai luoghi che ho visitato, Londra, Parigi, Madrid, Salamanca, New York, Santorini, Formentera, Corsica, Sardegna, Roma, Milano, Bari, Taranto, Venezia, e...Firenze, e spero di non fermarmi qui!

martedì 22 settembre 2009

Serendipity

Ogni tanto mi piace fare un break e parlare di moda. Una moda tutta mia personale, forse. Ma mentre aiutavo la mia colleghina stilista a cercare le foto per la collezione, questa mi è piaciuta particolarmente. E cercavo tutt'altro. (Questo si chiama serendipity, by the way). Ma questa foto mi ha ispirato bellezza, passione e essere birichini ogni tanto, giocando a nascondino, con gli altri, ma anche con noi stessi. E lasciarsi andare ogni tanto alle vere bellezze della vita, ai veri piaceri che ci circondano e ci appassionano. Questa immagine mi lascia pensare a mondi lontani, fiabeschi, mi rimanda a Parigi, città bellissima, e mi fa pensare ai viaggi che vorrei fare, o che ho già fatto e vissuto. Tutto avvolto da una nuvola di profumo, che ricordi momenti vissuti, momenti immaginati. Quante cose si possono vedere attraverso un'immagine, come fosse un balcone a cui affacciarsi e curiosare di sotto nei cassetti della nostra vita.

lunedì 7 settembre 2009

Parlare con il cuore, prima che con la mente


Come futura guida dicono che prima di parlare di concetti si dovrà parlare con il cuore. E io ieri sono rimasta estasiata davanti ad una delle opere più toccanti di Michelangelo. La Pietà Bandini.
Sarà che io adoro Michelangelo, la sua personalità intricata, complessa, contraddittoria di tormento e estasi, o di agonia e estasi, detto all'americana. Ma il risultato è una immensa emozione davanti ad un'opera che mi ha suscitato compassione, e riesce a trasmetterti il dolore di un momento tragico. Credo potrebbe quasi essere l'ispirazione per recitare una scena di teatro dove viene richiesta una profonda commozione. So solo che sono rimasta bloccata davanti alla Pietà per molto tempo. E sarà che io adoro il marmo, materia da amore-odio, bianca, color crema, vaniglia, i colori che adoro e di cui mi vesto, tra l'altro. E' un incontro materico tra arte e passioni personali, un'emozione davvero profonda che pervade l'animo, e sapere che tale opera è frutto del tormento dell'artista verso una madre che non ha mai conosciuto, di cui non conosce il volto, e che quindi non riesce a rappresentare. Un non-finito, come il rapporto con la madre, un non-iniziato, direi io. Il soggetto è soggetto a molteplici interpretazioni, io ho fornito la mia, personalissima, perché vorrei toccare al cuore, allo spirito, e indurre a riflessioni, lasciare un segno nelle persone, un segno indelebile e che suscita passione.

Immagini: www.scultura-italiana.com

lunedì 6 luglio 2009

L'Italia di 'ciò che è mio è di tutti'

Fino a prova contraria l'ho scritto io lo scorso anno, ed è andato online: http://www.elle.it/community/content/tu-di-elle/il-lavoro-e-eterno-finche-dura. Ma in Italia ciò che è mio è di tutti, ormai da anni, da prima che io nascessi. Certo, dovrei esserne lusingata, vedere il mio 'articolo', che poi non lo era, erano solo dei miei pensieri scritti (volontariamente, perché mi andava, vorrei sottolinearlo) ad un giornale online che mi piaceva, a cui ero abbonata nella versione cartacea, ma che mi ha un po' delusa, dato che le stesse parole, un anno dopo, sono uscite sul giornale cartaceo firmato da una anonima 'Giulia', che non sono io. Bene, è vero che non si dovrebbe guardare a queste piccolezze, ma nel mio piccolo mi è dispiaciuto, perché so che è così, me lo hanno ripetuto nella lezione sull'ufficio stampa: ''dovrete essere onorate di vedere un vostro articolo firmato da altri, vuol dire che era scritto bene''. Bene, così stanno le cose? Ma io non mollo nel pensare che un giorno la meritocrazia, al di là di un semplice 'pensiero scritto', che qui è sinonimo di un fenomeno più largo, verrà alla fine riconosciuta.

Immagine da http://www.fotosearch.it/IMZ001/szo0039/

mercoledì 13 maggio 2009

The best is yet to come...




Dopo settimane di latitanza torno a scrivere. Quante cose sto facendo, quante cose sto pensando, quanto futuro vorrei crearmi. Ma da adesso il mio spazio nel web lo dedicherò anche a ciò che sto facendo via via. Cominciando da sabato, splendida visita guidata con una guida turistica di Firenze che mi ha letteralmente catapultata nel tempo di Michelangelo, mi ha fatto vivere per ben 2 ore come se io fossi stata lì, vedendo passare Michi da S.Croce per andare a lavorare, da S.Maria Novella dove si divertiva con gli amici apprendisti, o nel giardino di Lorenzo il Magnifico, dove si nascondeva per scolpire la pietra serena, e poi il marmo bianco, quello di Carrara (che gli americani pensano essere un brand, sob), e il suo voler liberare la scultura già esistente all'interno del blocco di marmo, io l'ho visto ascoltare il marmo, sentirne i nodi, le vene, la grana, la finezza, e sentire cosa già c'era celato al suo interno, e l'ossessione per la figura materna, e il conflitto col padre, per poi capire quanto di grande ci sia dietro ad una magnifica statua quale il suo David. E' stato come un vortice che ti prende, e poi ti riporta al punto di partenza. Ma un altro vortice l'ho avuto anche ieri, durante la bellissima visita all'atelier della Signora Loretta Caponi, in Via delle Belle Donne: quanta grazia, quanta passione per un'arte, un artigianato che spero non si perda mai. Un mondo di sogni di pizzo, merletti, abitini del '700, ricami ricercatissimi, sognando i luoghi dove tovaglie così preziose verranno poggiate, e coloro che le potranno toccare, capire, assaggiare. Cuscini d sogno, vestaglie da mille e una notte, un piccolo sogno, che per qualcuno è anche realtà.


Immagine: www.scultura-italiana.com/.../image14.html
Immagine:www.florenceartfashion.com/it/controller.php?...

sabato 18 aprile 2009

I miracoli del mondo, sotto i nostri occhi


Ognuno di noi è un piccolo grande miracolo, il mondo gira, gira, e noi sopra danziamo i nostri balli, le nostre vite. Ma come è buffo il mondo, riflettevo ieri, durante la splendida festa di laurea della mia preziosa amica Martina; i suoi nonni e sua mamma da Foggia, il suo papà da Milano, in un momento lontano a un certo punto si incontrano, danno vita a esperienze, a persone, che a loro volta si evolvono, e incontrano altre persone, e quelle persone ancora si relazionano con altre e così via hanno portato a ieri una ragazza in gambissima a creare un'atmosfera di festa per un bellissimo traguardo raggiunto insieme a tante persone che le vogliono un mare di bene. Un disegno così strano che ha fatto in modo che i suoi genitori ad un certo punto hanno creato un destino, e a qual certo punto i genitori miei, quelli delle nostre amiche, dei nostri fiancé si sono incontrati, e poi siamo arrivate noi tutti, ad un certo punto ci siamo incontrate, e adesso percorriamo strade parallele, insieme, grandi amiche, poche e tante, che mescoliamo le nostre esperienze, le vite, il lavoro, lo studio, le risate, la spensieratezza, i pianti, le incomprensioni, oggi, come domani, condividiamo in un giorno di festa i tuoi successi, e se qualcuno non avesse creato questo splendido disegno, oggi non potremmo vedere i tuoi risultati, e quindi dedico a te, da parte mia e delle persone a te vicine, queste poche righe in un traguardo che hai raggiunto in maniera eccellente e con la tua forza di sempre. Un augurio per un fantastico futuro di nuovo cara Dottoressa!

immagine: http://smart.tin.it/feloma/fiori%20%20steppe.jpg

mercoledì 8 aprile 2009

Un minuto di silenzio

Ho le lacrime agli occhi, in questi giorni non faccio che pensare al terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Ma non ha colpito la nuda terra e basta, ha colpito le anime di persone che in tutta una vita hanno lavorato, lottato, vissuto, e tutto, veramente tutto, è sparito in pochi attimi. E i bambini, così piccoli, e la dignità delle persone, che devono ricominciare da capo. E l'umanità di persone che con anima e corpo si sono gettate nell'impresa di ritrovare superstiti a cui hanno ridato nuovamente la vita, un bivio tra la vita e la morte da cui sono stati salvati. Tante persone, ciscuno con la sua storia, i suoi ricordi, i suoi sogni, i progetti, la vita vissuta, le persone amate ritrovate o, purtroppo, non ritrovate. Vedere i bimbi stringere tra le mani dei biscottini, in braccio alla madre, è un'emozione troppo forte, e le persone che lo stanno affrontando sono veramente molto forti, le stimo immensamente e mi sento coinvolta emotivamente, come tutte le persone del mondo al momento. Quindi, un lungo attimo di silenzio per chi c'è ancora e per chi non potrà più seguire i suoi sogni.

Immagine: http://marcowiz.spaces.live.com/

domenica 15 marzo 2009

Una su mille, ce la farà!

Eh sì, io questa volta ci credo, ci credo fermamente. Sto andando dritta come un treno, non mi fermerà nessuno. Ho preso una strada, e quella sarà. Vi è mai capitato di sentire fortemente che quella che avete intrapreso è una strada giusta? Anzi, la strada giusta? Sentite che niente e nessuno potrà fermarvi, avete l'adrenalina a mille, anzi a duemila, le persone intorno sono come spettatori, e voi non li guardate; dritto, vedete solo dritto. Qualsiasi cosa vi venga detto, non ci fate caso, sentite solo la vostra mente dire, sì, tu ce la farai. E i segni del destino finalmente tornano a manifestarsi, quei dots di cui parlavo in uno dei miei primi post, che si manifestano, e non puoi collegarli prima, ma solo dopo. E finalmente ti interessano solo i tuoi interessi, e non guardi niente intorno a te, perché adesso tutto è possibile, riuscirai a far capire a tutti che la tua pazzia, sarà il tuo successo. Che provarci, è ancora davvero una scelta. E cambiare, è veramente un diritto e un dovere verso noi stessi. Ci sono voluti mesi, pensieri continui, visioni sfocate di me stessa, ma credo di avercela davvero fatta. Il cammino sarà lunghissimo, ma tra un anno mi troverà vis-à-vis con me stessa, con una persona cresciuta, soprattutto internamente, e nell'autostima. Mi sento pronta per nuove sfide, e come ho urlato in centro a Firenze, camminando con la Marty accanto, in una splendida giornata di sole ''uno su mille, ce la fa!!!''

Immagine: maipersempre.files.wordpress.com/2009/01/

sabato 14 marzo 2009

'Meme' chiama, Christie risponde!

Acciderbolina, in questo periodo sto veramente cogliendo tutti i segni del 'destino'! Stamattina volevo scrivere un post sulle persone a me più chiare, e poi leggo il blog di Marina, Altezza Reale, e, vengo chiamata a scrivere un 'meme'! Che corrisponde a citare le cose e persone a cui non potremmo rinunciare mai e per niente al mondo. Quindi accolgo con piacere l'invito di Marina e inizio il mio 'meme':

-la mia famiglia, non potrei mai farne a meno, per il sostegno in tutti i momenti 'up and down';
-il mio ragazzo, che è più che importante per me;
-le mie amiche, poche e veramente 'd.o.c.' alle quali devo uno scambio continuo di idee e opinioni costruttive e di tanto divertimento;
-me stessa, e il mio parlarmi e scrivermi, che mi aiuta a capirmi e a migliorarmi (spero!);
-i miei interessi, l'arte ultimamente, e il rincorrere le mostre per Firenze e dintorni (anche Venezia alla biennale!);
-la mia indipendenza, la mia testolina pensante che mi aiuta a sostenere le mie idee;
-le mie passioni, la mia curiosità infinita, e il mio 'non star mai ferma'.

Ecco, credo di aver completato il mio primo 'meme', grazie mille Marina, è stato un onore! E adesso devo girare il testimone? Ops, lo giro alle ragazze del blog e non!


Besitos!!!

lunedì 9 marzo 2009

L'aperitivo, l'equivalente della caccia al cibo!

Era da tanto, davvero tanto che non andavo a prendere l'aperitivo. E credo che qualla di ieri sia stata l'ultima volta. Già entrando credevo di andare in guerra. Farsi strada a forza, a costo della vita. E intanto siamo entrate. Bene, neanche un posto a sedere. No, aspetta, si sono alzate due, corri, anzi, scavalca tutti, a spada tratta, siediti, veloce!!! Ok, ci siamo sedute. Arriva la ragazza del pub, ok, forse il tavolino è riservato. Come riservato? Ok, ci fanno restare. In due a sedere sulla stessa sedia, mmm, molto comodo direi. Va bene, ma che si guardano queste cose per fare l'aperitivo? E' fashion, basta questo. Siamo privilegiate, per lo meno siamo sedute. Ora viene il bello. ''Vado a prendere qualcosa''. Mi alzo, e, stile cacciatore, mi avvento nella calca alla ricerca di...cibo! Mi faccio strada, una gomitata a destra, una a sinistra, allungo il braccio alla ricerca del piattino, la forchetta, cavolo, non c'è più nulla nel vassoio. Provo l'altro lato del bancone, allora di nuovo una gomitata a destra, una a sinistra, mi abbasso, mi allungo (perché non sono alta 1.80?), eccoci, ce la faccio: insalata russa, due pezzetti di pizza; direi un bel bottino. E adesso, oh no, devo tornare indietro, e devo fare il giocoliere con due mini piattini semi-pieni e due forchette. Ecco, adesso difenderò il prezioso cibo che con tanto orgoglio ho cacciato! Mi sento un pò ''Dhonna di Neanderthal''. Adesso farsi strada è ancora più difficile. Arrivo al tavolino. Iniziamo a mangiare. All'improvviso passa la ragazza del pub con nuovi vassoi fiammanti di cibo, la fissiamo. Marty, parti te, io non ce la faccio. Ok, va lei, e prima di addentrarsi mi fa una mossa di rugby, quelle accanto ci guardano male. Già, loro lavorano lì, il mangiare glielo portano direttamente al tavolo, privilegio di poche elette. Torna la Marty, vincente, altro cibo, sì! Sempre difeso con la vita. Mangiamo, e non possiamo fare a meno di ridere. Altri vassoi pieni passano accanto a noi; no io non mi alzo, troppo faticoso questo aperitivo, no, neanche io, dice lei. Sento di essere tornata ai primordi, quando dovevi cacciare il cibo, difenderlo, e mangiartelo pure in piedi, al massimo in terra. No, non sono più ragazza da aperitivo, sarà fashion, sarà cool quanto ti pare, ma mi spiace. Meglio una pizza, fumante, e servita al tavolo. Grazie.

Immagine: www.drinkadrink.com/...//aperitivo-a-casa2.jpg

mercoledì 4 marzo 2009

L'abito non fa il monaco

Solo recentemente ho capito: l'abito non fa il monaco. E lo dico da persona che nel settore del tessile e dell'abbigliamento ci lavora da quattro anni e inizio a intendermi un po' d'immagine. Sono a contatto con persone che di immagine e apparire se ne intendono. Che si vestono molto e sempre bene. E ho identificato due tipologie di persone: quelle che si vestono per apparire ciò che non sono (e alla fine questo salta fuori) e quelle che invece sono signorili e basta, qualsiasi cosa si mettano; queste ultime a loro volta si suddividono in coloro che si abbigliano con stile o quelle che quasi non fanno caso a ciò che indossano. Ma sono sempre dei Signori, con la S maiuscola, in qualsiasi situazione si trovino. Purtroppo l'immagine, se non accompagnata dalla sostanza, alla fine cade, come una maschera. Invece nell'altro caso, possono cadere anche tutti gli abiti, ma rimane una persona rispettabile, sempre. Nel lavoro incontri persone che ti lasciano tanti segni e valori, altri che, firmati da capo a piedi, ti lasciano solo la voglia di non ascoltarli. E spesso se si sottovaluta una persona solo per l'abbigliamento (leggi Ugly Betty, Il Diavolo Veste Prada), si rischia di non fare caso alla sostanza, più ricca che in altri casi. E ne ho la prova materiale, al di là di qualsiasi film. E quindi devo ritornare allo schema mentale dell'apparenza spesso inganna, con la precisazione che però lo stile a la reale signorilità, non hanno abito.

Credits:
www3.varesenews.it

sabato 28 febbraio 2009

Essere o non-essere?

Scrivo questo post perché sono una persona estroversa ma anche tanto timida. Vorrei farmi conoscere al mondo, ma non riesco a saltarci dentro. Sono una spettatrice ma anche attrice della mia vita. Ogni volta che varco la porta è come se entrassi in scena, e girassero il film della mia vita. La regista sono soltanto io. Ma al contrario di quello che diceva Pirandello, non voglio avere maschere. Quando sono in treno adoro osservare le persone: le loro vite, cosa staranno pensando? E gli uomini d'affari? Ma perché si prendono così seriamente? La vita ci propina sin da piccoli tante regole, e ognuno di noi deve cercare di plasmarsi per entrare nella fessura della propria vita. Ma se questa fessura non fosse abbastanza grande per noi? Dobbiamo per forza adattarci? O vogliamo e dobbiamo cercare di farci strada e respirare più profondamente? Siamo davvero ciò che vogliamo? Il signorone tutto tirato e con l'aria non del tutto soddisfatta, può davvero affermare di essere felice di quello che fa? Il ragazzo che è sempre stato pieno di vita, voglia di fare, vuol davvero diventare uno stereotipo? Siamo tutti stereotipi, anche il più anticonformista, che si conforma anche lui alla non-conformità? Essere o non-essere? Vivere è la mia risposta.

giovedì 26 febbraio 2009

La privacy, nell'era della... non-privacy

Sì, la vita nell'era di facebook, o anche, l'amore nell'era di faccialibro (sì, perché qualcuno si lascia e si riprende tramite FB).
Mi ci metto anche io, sì, sono caduta nella rete di facebook. Mi iscrivo e all'inizio ti affascina: che bello, far sapere a tutti chi sei, cosa fai, cosa non fai, cosa fanno gli altri, 'ciacciare' nelle foto altrui, sguinzagliare tra i fatti altrui. Ma è davvero ciò che vogliamo?
Faccialibro è diventato in assoluto il luogo dove misuriamo le nostre vite in base a quelle degli altri. Annulliamo la volontà, e se non si ha una forte autostima e identità, ti sfugge tutto di mano e inizi a correre dietro ai sogni e alle vite degli altri. Faccialibro è l'anti-privacy. Realmente. Mentre io nel mettere le foto mi sono posta 1000 domande: qui si vede una mia amica, e se non vuole essere vista? Qui si vede il mio ragazzo al mare, no, lui non lo vorrebbe mai. E dopo tutto questo pensare, eccomi taggata in decine di foto senza aver dato il famosissimo e preziosissimo consenso sulla privacy...non ricordo, scusate, dove mi sono scordata di firmare? Tanto vige la regola del 'silenzio-assenso', o sbaglio? Ma se provi a fare qualsiasi cosa nella vita reale senza il consenso sulla privacy, ecco, no, devi firmare, compilare, inviare fotocopia del documento, visura camerale, codice fiscale, quante volte respiri, etc...ring, ring, ops, il cellulare, rispondo: 'pronto, sì, ah, la Tim, certo, tutti hanno il mio numero, tanto c'è la legge sulla privacy che mi protegge'. Menomale :)

p.s. Uso Facebook, i miei amici sono pochi e selezionati. La volontà degli altri non posso e non voglio controllarla. Ne faccio un uso consapevole. Ho fatto pace con faccialibro.

mercoledì 28 gennaio 2009

The importance of being...polite


Sempre più mi rendo conto di cosa manca oggi, e secondo me sarebbe un primo passo verso la ri-uscita dalla crisi e dall'individualismo italiano: Scusa e Grazie. Sì, quelle due paroline che, così corte, così piene di significato, proprio non riescono ad uscirci dalla bocca. Ma perché? Si tratta di semplice civilità, senso dello stare insieme, dell'aiutarsi. Del rispetto reciproco. Piccoli passi per incontrarsi half-way con gli altri. Io lo faccio, sì, dico grazie a tutti, sempre e solo se lo meritano realmente. Ma credo nel merito e nella soddisfazione personale, che piace a tutti e deriva da piccoli gesti, ma per riceverli occorre anche propinarli. E lo Scusa, che diciamo sempre tranne quando sarebbe sul serio il momento, e ci salverebbe, ci denoterebbe di senso civico e educazione. Che non guastano mai e fanno molto diplomazia. Dovremmo provare di più ad ascoltare per essere ascoltati. Ma ci hanno abituato troppo al ''chi fa da sé fa...meglio''. Ormai ci sta entrando nel dna sin dalla nascita. Io sono più furbo, quindi sono migliore. E non ti chiedo neanche scusa, tié. E Grazie.

venerdì 23 gennaio 2009

The lights must never go out, the music must always play. W.H. Auden, 1939


Anche nella propria vita. Teniamoci puntati riflettori, siamo qui adesso, e tutti ne abbiamo bisogno. Tutti avranno 15 minuti di celebrità nella vita, leggi Andy Warhol. Non per forza salendo su di un palco, ma salendo sul 'nostro' palco, che è la vita. Tirando fuori ciò che più ci appassiona, e vivendolo. E una colonna sonora deve accompagnarci; io ho sempre una canzone, o un sottofondo nella mia testa, mi dà il ritmo a quello che sto facendo. Don't get me wrong. Ieri sera sono andata all'inaugurazione di 'Emerging Talents', al mio adorato Palazzo Strozzi, per la precisione alla Strozzina. Non comprenderò molto di arte contemporanea, ma almeno mi immergo e cerco di capire e entrare nel pensiero di ciò che voleva dirci l'artista. Misuriamo davvero tutto intorno a noi? All'infinito? Senza soluzione di continuità? E la nostra ansia, può esprimersi in una boccettina? Materializzare un'emozione, un sentimento. Nel tempo del minimalismo. Adoro capire, mettere in gioco le mie idee. In quanti possono dire lo stesso?

giovedì 22 gennaio 2009

Pitti Party @ Doris



Eccoci! Finalmente vedo questo rinomato Doris, che secondo me merita tutta la sua fama. Finalmente un luogo 'ganzo'. Gente bella, vestita come sente, vintage, street style, fashion, di tutto un pò, lontano dai canoni e stereotipi dell'altrettanto frequentato Otel. Personalmente adesso, per come è il mio mood, preferisco l'artistico Doris, rispecchia una mia nuova indole 'introspettiva'. E il divertimento è assicurato, quando sei in compagnia di buone amiche! Un passo in più verso la notte fiorentina, ahimé, ancora troppo lasciata andare. Ma forse qualcosa cambierà grazie a noi giovani, almeno proviamoci, facciamolo per la nostra Firenze, rendiamola meta ambita da tutti i punti di vista, il terreno fertile c'è, coltiviamolo!