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mercoledì 4 marzo 2009

L'abito non fa il monaco

Solo recentemente ho capito: l'abito non fa il monaco. E lo dico da persona che nel settore del tessile e dell'abbigliamento ci lavora da quattro anni e inizio a intendermi un po' d'immagine. Sono a contatto con persone che di immagine e apparire se ne intendono. Che si vestono molto e sempre bene. E ho identificato due tipologie di persone: quelle che si vestono per apparire ciò che non sono (e alla fine questo salta fuori) e quelle che invece sono signorili e basta, qualsiasi cosa si mettano; queste ultime a loro volta si suddividono in coloro che si abbigliano con stile o quelle che quasi non fanno caso a ciò che indossano. Ma sono sempre dei Signori, con la S maiuscola, in qualsiasi situazione si trovino. Purtroppo l'immagine, se non accompagnata dalla sostanza, alla fine cade, come una maschera. Invece nell'altro caso, possono cadere anche tutti gli abiti, ma rimane una persona rispettabile, sempre. Nel lavoro incontri persone che ti lasciano tanti segni e valori, altri che, firmati da capo a piedi, ti lasciano solo la voglia di non ascoltarli. E spesso se si sottovaluta una persona solo per l'abbigliamento (leggi Ugly Betty, Il Diavolo Veste Prada), si rischia di non fare caso alla sostanza, più ricca che in altri casi. E ne ho la prova materiale, al di là di qualsiasi film. E quindi devo ritornare allo schema mentale dell'apparenza spesso inganna, con la precisazione che però lo stile a la reale signorilità, non hanno abito.

Credits:
www3.varesenews.it

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