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lunedì 7 settembre 2009

Parlare con il cuore, prima che con la mente


Come futura guida dicono che prima di parlare di concetti si dovrà parlare con il cuore. E io ieri sono rimasta estasiata davanti ad una delle opere più toccanti di Michelangelo. La Pietà Bandini.
Sarà che io adoro Michelangelo, la sua personalità intricata, complessa, contraddittoria di tormento e estasi, o di agonia e estasi, detto all'americana. Ma il risultato è una immensa emozione davanti ad un'opera che mi ha suscitato compassione, e riesce a trasmetterti il dolore di un momento tragico. Credo potrebbe quasi essere l'ispirazione per recitare una scena di teatro dove viene richiesta una profonda commozione. So solo che sono rimasta bloccata davanti alla Pietà per molto tempo. E sarà che io adoro il marmo, materia da amore-odio, bianca, color crema, vaniglia, i colori che adoro e di cui mi vesto, tra l'altro. E' un incontro materico tra arte e passioni personali, un'emozione davvero profonda che pervade l'animo, e sapere che tale opera è frutto del tormento dell'artista verso una madre che non ha mai conosciuto, di cui non conosce il volto, e che quindi non riesce a rappresentare. Un non-finito, come il rapporto con la madre, un non-iniziato, direi io. Il soggetto è soggetto a molteplici interpretazioni, io ho fornito la mia, personalissima, perché vorrei toccare al cuore, allo spirito, e indurre a riflessioni, lasciare un segno nelle persone, un segno indelebile e che suscita passione.

Immagini: www.scultura-italiana.com

2 commenti:

  1. Sarai una splendida guida, l'emozione che hai trasmesso nel tuo post è palpabile!

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  2. Ciao Sissi! Grazie mille! Come stai? Spero di rivedervi presto! Un abbraccio!

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