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martedì 21 dicembre 2010

Alla mia sorellina...

Questo post voglio dedicarlo alla mia sorella. La mia splendida sorella.

La neve, ha portato disagi, ha portato confusione, ma ha anche portato il pretesto per prendermi un pomeriggio con la mia 'amorina'. La mia Lety. Non sono brava con i discorsi, ma vorrei che lei sapesse che volevo da tanto stare con lei un pomeriggio, soprattutto in centro a Firenze. Era da non so quanto che non ci andavamo insieme. Corriamo ogni giorno come dei pazzi, e una nevicata ci ha fatto riscoprire una bella camminata, autobus, macchina fotografica, e momenti insieme.

Alla mia sorella che sta crescendo, alla quale vorrei chiedere di far parte sempre del suo mondo di ragazza adolescente che ogni giorno scopre un pezzetto di questo infinito mondo. Di dirle che sembrava davvero ieri che era una cucciolina piccola, e ricordarle quanto il mondo e' pieno di cose belle, che non dobbiamo mai dimenticare di scoprire e comprendere. Di darle consigli. Di vederla crescere. Sempre piu' splendida e unica.

Un abbraccio grande sorellina mia, ti voglio un mondo di bene.

La tua sorellona!

martedì 7 dicembre 2010

True New York waits













"Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi."

Marcel Proust


Credo di potermi definire una naturale estensione della città di New York.
Vita, idee, particolareggiare, camminare, ammirare, ritornare un po' bambini, col naso all'insù, e guardare, osservare, e anche fotografare. Due 'socie', e amiche, libere da tutto, a New York.
La prima sera jet lag pieno ma voglia di uscire. Boqueria tanto per gustare subito Soho, in mezzo ai fantastici negozi di Spring Street.
La seconda sera teatro di Broadway, The Phantom of the Opera. Non smetto di ridere a ripensare alle corse tra i taxi in mezzo a Times Square.
I mitici regalini da Tiffany, e il non capirci più niente in mezzo a tutti quei 'sterling silver' del terzo piano.
Mettersi in coda per veder accendere l'albero, per poi pattinare al Rockfeller, sotto luci e magia, finalmente è accaduto.
Mettere in disordine una casa superordinata in due secondi.
Prepararsi per un vero photoshooting a MeatPacking, con una vera fotografa, e tutti i passanti che si chiedevano chi eravamo, se delle attrici.
Mangiare a Delicatessen con persone magnifiche la sera, e parlare con loro di tutto.
Entrare nei vari showroom di moda e andare poi a mangiare il sushi a Times Square.
Girare per le bancarelle natalizie di Bryant Park.
Stupirsi ancora davanti alle opere d'arte di MoMa, Met e Gugghenheim.
Scegliere degli splendidi libri da Barnes and Noble.
Andare a fare aperitivo, cena a base di bistecca, con attore noto incluso, e poi club di musica dal vivo anni '60.
Mini appartamento in Bleecker Street, con riscaldamento stile Maldive.
Colazioni a ‘la table commune’, per sentirsi tutti parte di un pezzettino dell’altra persona che ti siede accanto.
Le foto nel parco con gli scoiattoli.
La casa di Carrie.Gli hot dog agli angoli della strada.

Il pranzo da Oyster, con tanto di donnina a servire molto sprint.
Passeggiare l'ultima sera a New York sul Ponte di Brooklyn e scattare mille foto anche se accarezzate dal ghiaccio.


E altre mille azioni, una vacanza meravigliosa. Fatta di chiacchiere, di riflessioni, risate infinite e sketch irripetibili. Capirsi al volo, senza neanche dover spiegare. Sarò di poche parole. Indimenticabile. Vissuta da vere newyorkesi.

domenica 28 novembre 2010

New York

Metti le idee insieme, metti la volonta' di rendere un'idea realta'. Di essere semplicemente una turista. O semplicemente camminare in una grande citta', come New York. Oppure di essere fotografata in mezzo a New York come in un film. Staccare la spina da tutto, prenderti il tuo tempo come mi piace tanto fare. Trovare il tempo per parlare con se stessi, di capirsi. Questo puo' essere un viaggio. Luci, musica, foto, arte. Mix di perfezione. Persone felici di vederti a NY, come se tu fossi a casa. Volonta' di fare e non fare.

mercoledì 17 novembre 2010

La Mia Dolce Vita

Serata magnifica ieri. Uno degli episodi della 'Mia Dolce Vita'. Ma non solo ieri. Anche l'altro ieri, e quello prima, e ancora, ancora, e oggi, poi domani, sempre.

Cos'è per voi la Dolce Vita?

Ieri sono andata a vedere questo splendido film di Fellini al cinema. Ho deciso di fare un salto indietro nel tempo, cercando di entrare in una nuova dimensione. Quella di allora, quella della bellezza, della vita patinata, dei retroscena, della pazzia, così spontanea allora, così attuale oggi. Non è cambiato niente. E' tutto uguale. E i brividi scorrono. E ho pensato: ognuno di noi ha la sua Dolce Vita.

Io con la mia vita, fatta di alti e bassi, di domande e risposte, di idee, di sensazioni, di emozioni. Di una famiglia stupenda, di una sorella magnifica che mi lascia messaggi e con la quale ci scriviamo biglietti che ci lasciamo vicini al letto. E di una persona accanto a me, da sei anni, diversa e uguale, contrapposto e riflesso del mio essere. E amicizie sincere, importanti, tra cui una socia con la quale condividere idee e progetti, con la quale mangiare alle una di notte dopo le tre ore di Dolce Vita, sorseggiando un buon bicchiere di vino.

E cercare di tirare fuori se stessi attraverso l'arte e il teatro, e sentirsi intrappolati, e capire che nel mondo siamo stati creati diversi per poi allinearci ad una linea comune. Troppo. Ma io mi rifiuto, non voglio essere 'come gli altri', non voglio essere l'ennesima pedina di questo mondo spesso troppo sensato, voglio sentirmi sempre viva, sempre, uscire dagli ideali comuni della vita. E' impossibile rimanere allineati senza cadere nella pazzia. Oppure la normalità non esiste? O ce lo vogliono far credere? Viviamoci tutti un pò di Dolce Vita, cerchiamo ogni giorno di tirare fuori la nostra vera essenza, la nostra linfa vitale, la nostra singolarità. Cerchiamoci nel mondo il nostro spazio. Facciamoci strada. Non diamoci per scontati.

Qualche volta, la notte, quest'oscurità, questo silenzio, mi pesano. È la pace che mi fa paura. Temo la pace più di ogni altra cosa: mi sembra che sia soltanto un'apparenza, e che nasconda l'inferno. Pensa cosa vedranno i miei figli domani... Il mondo sarà meraviglioso, dicono. Ma da che punto di vista, se basta uno squillo di telefono ad annunciare la fine di tutto?

Bisognerebbe vivere fuori dalle passioni,
oltre i sentimenti, nell'armonia che c'è
nell'opera d'arte riuscita, in quell'ordine incantato...
Dovremmo riuscire ad amarci tanto...
da vivere fuori dal tempo, distaccati...distaccati...


dal film "La Dolce Vita" di Federico Fellini
Foto Copyright ''La Dolce Vita'' di Federico Fellini

martedì 5 ottobre 2010

Saltare la cima



Sulle dolci note della musica ripenso a un ragionamento che ho fatto oggi. Fino ai 20 anni e qualcosa siamo carichi di sogni, di speranze, niente ci può abbattere. Siamo dei treni a vapore lanciati alla massima potenza, potremmo raggiungere ogni distanza, niente ci ferma. Viaggiamo con la fantasia, ma anche con la realtà. Creiamo idee, che a volte diventano di altri. Si è testardi tanto da sfuggire a tutto e a tutti. Si sale, si fa invidia, la cresta dell'onda è cavalcata totalmente. E si scala la montagna in salita, fino ad arrivare al picco. Si rimane in bilico, anche per del tempo, per poi o tornare giù, o continuare a salire e scalare una cima ancora più alta.

Ed è qui che accade qualcosa. Si crea la distinzione tra persone normali, come molti, e persone speciali, che hanno cambiato il mondo o la loro anche piccola realtà. I primi tornano indietro, o si adagiano ad una forma di vivere condivisa, idonea, allineata alla maggioranza. I secondi non si fanno abbattere, e si rafforzano, e il loro carattere diventa ancora più combattivo, e gli ideali diventano un muro indistruttibile che li protegge. E questi creano invidia, ammirazione, stupore, critica. Ma è proprio questo che li rende speciali. E indimenticabili da chi li osserva. Irraggiungibili.

Adesso mi chiedo, io, da che parte sto? Torno indietro, scalo ancora, o sono ancora sulla cima ad aspettare?

Mi sono fatta un esame di coscienza e mi sono davvero resa conto che in tutta la mia vita ho sempre preso mille iniziative, intrapreso molti percorsi, con progetti anche molto innovativi (che spesso poi ho visto realizzare ad altri) che però non ho mai portato completamente a termine. Come posso spiegarmi. E' come se, arrivata al traguardo, tornassi sempre indietro, e volessi iniziare un nuovo percorso. Ma perché? Perché non saltare dall'altra parte? Mi prende la paura, mi soffoca qualcosa, mentre invece spesso il bello deve ancora venire. Ne parlavo con la Vale, e abbiamo scoperto di avere entrambe questa caratteristica. Ci fermiamo sempre davanti al bivio, al traguardo, all'obiettivo. Adesso abbiamo un progetto insieme, che desideriamo da tempo realizzare. E abbiamo deciso di tenerci la mano, dobbiamo farci coraggio, per saltare insieme, dall'altra parte.



Immagine: http://www.google.it/imgres?imgurl=http://i212.photobucket.com/albums/cc315/ladygothic85/WHITE%2520AND%2520BLACK/bibliothequezq6.jpg&imgrefurl=

giovedì 23 settembre 2010

Passion will save the world



Cresciamo con dei precetti che spesso non vogliono o vogliamo toglierci. Ma io credo che solo la passione ci salverà. La passione per ciò che facciamo, per le persone che incontriamo. L’ignoranza ci sta rovinando tutti. Ci sta rendendo soli. Disillusi. Scontenti. Tornando a casa un ragazzo mi chiamava, Signora, Signora, e non mi voltavo. Poi invece l’ho fatto. Un ragazzo normale, come molti della mia età, nigeriano, e con delle bustine con su scritto: studio giornalismo, se potete, aiutatemi. Gli ho chiesto dove studiasse, a Londra, e aveva davvero dei documenti della sua scuola. Gli ho chiesto perché fosse qui. Da suo fratello, prima di tornare a Londra, che sta a Galciana, Prato. E abbiamo parlato in inglese. E gli ho chiesto come potevo aiutarlo. E gli ho dato dei soldi, ma a essere sincera, avrei voluto davvero dargli di più. Perché secondo me era tutto vero, sincero, gli si leggeva negli occhi. E io credo nel mio istinto. Poi quando mi ha ringraziata, mi ha augurato buona fortuna per il mio futuro, e mi ha toccato la spalla, come se avesse voluto infondermi una benevolenza secondo qualche rito del suo mondo. Un’esperienza breve, ma che mi ha dato tanto. Sono tornata giù, per contribuire ancora ai suoi studi, ma non c’era più. Spero che i suoi sogni si avverino. Vorrei poter leggere uno dei suoi articoli un giorno, e questo gliel’ho augurato. Leggerò mai davvero un suo articolo? Spero tanto di sì. E così saprò che non avrò gettato cinque momenti di emozione al vento.

mercoledì 25 agosto 2010

Tipi da spiaggia> Rolex e Postpay


Nella società contemporanea mi sorprende sempre più quanto noi giovani siamo ingenui e, per dirlo alla fiorentina, ‘bischeri’. Ci lamentiamo della crisi, ma non ci manca l’Iphone, vogliamo una casa, ma spendiamo i nostri soldi precari in bevute, oppure ci sono i tipi da spiaggia, come quello sulla spiaggia di Porto Rotondo, che faceva il bello e figo della spiaggia, con tanto di Rolex, e andava vantandosi per tutta la spiaggia delle sue conquiste, della fila di donne a cui non sapeva riparare, dei suoi guadagni e dichiarazione di redditi (ma avrà avuto forse 18 anni, quindi forse fresco di maturità). E orgoglioso mostrava il suo bel Rolex, oro giallo e oro bianco, originale secondo l’occhio attento del mio accompagnatore. E tutte le ragazze a fargli la corte, e lui, come il gallo nel pollaio, girando per la spiaggia urlando e scherzando, che quasi si prende una ‘sculacciata’ dalla ragazza trentenne di turno, alla quale Rolex & co. non facevano per niente gola, anzi, cercava solo un po’ di silenzio e sollievo dal 730 del ragazzo.
Ma la parte più bella è quella di quando il mio occhio curioso si intende di scrutare il ragazzo nei movimenti successivi alle conquiste, quando tira fuori il portafoglio, e si zittisce, e cerca, cerca i soldini per la bevuta, precisi precisi, e a quel punto mi cade l’occhio sull’oggetto del desiderio, la carta dei sogni: una PostPay. E allora rido, da sola in spiaggia, pensando alla mamma del ragazzo, che gli consegna la carta prepagata, e si fa le raccomandazioni di rito: ‘mi raccomando, stai attento, io ti ci metto i soldi, dopo quelli non ce ne sono più’. Lo so che una prepagata non identifica niente, e non discrimina, anzi, ne ho anche io una, ma mi ha fatto troppo sorridere questo tipo da spiaggia. ‘Aho, so’ bello, so’ bono, c’ho il Rolex e pure la Postpay’.

lunedì 23 agosto 2010

Note di fine estate


Questa estate sono accadute tantissime cose. E tantissime ne accadranno a breve. Questo è il momentyo che più non tollero dell'anno, il rientro dalle vacanze, soprattutto se sono state splendide e mai scontate. Ho capito che nella vita ci sono persone di cui davvero non puoi fare a meno, e che il destino birichino ci fa incrociare con nuove persone che ci cambiano la vita. Questo acacde grazie al lavoro, grazie agli interessi, all'amore. E sapere di amare una persona e di esserne il punto di riferimento ti illumina la vita. Come allo stesso tempo trovare una nuova vera amicizia e sapere di essere il suo punto di riferimento, anche questo ti riempie la vita. E vedere tua sorella crescere e diventare magnifica ancora di più di quanto già non lo fosse, mi fa brillare il cuore. Sono giunta allo stesso modo alla conclusione di quanto stare lontano dal computer faccia bene un pò a tutti. Di quanto le realtà finte di tanti social network stanno creano e ritrovando amicizie, anche per me, ma stanno distruggendo relazioni e comunicazione personale. E dopo un mese senza connessione se non per pochi minuti, mi rendo conto di quanto mi sia mancato scrivere i miei pensieri. E di quanto dobbiamo tutti ritrovare il modo di darci il tempo, per noi stessi. Stiamo costruendo e distruggendo, e le relazioni personali rimangono l'unico ponte. Parlare con l'amica, veder ridere mia sorella con gli amici, passeggiare e dormire 'a cucchiaio' con l'amore della vita sono il miglior social network mai inventato. E la fine dell'estate è un momento di passione per chi ha la fortuna di averla presente nella vita, e motivo per cercarla per chi ancora non l'ha trovata. Ma anche di ricordarsi quale è la vita vera, perché i sogni sono belli, ma vivere una realtà da sogno è ancora più speciale. Viviamo la vita, nelle piccole e grandi cose, e teniamoci stretto ciò che amiamo davvero.

martedì 18 maggio 2010

As Soon As Possible, L'accellerazione nell'era moderna


Oggi sono stata all'inaugurazione della mostra presso il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, a Palazzo Pitti, la cui direttrice è la magnifica Franziska Nori. Prima di tutto c'erano moltissime persone. Veramente molte, segno buono, vuol dire che c'è interesse e attrattiva. Inoltre la mostra è estremamente interessante. Viene affrontata la tematica della cosidetta high speed society, il modello di vita caratterizzato dalla rapidità della comunicazione. Sono esposte opere di artisti contemporanei che affrontano i temi del tempo, della velocità, dell'accellerazione o di una reazione contraria a tutto ciò. Sono messe in mostra le forti contraddizzioni della nostra società, che ci spinge a stare al passo con la velocità, rendendoci immobili. Videoperformance, lo straniamento dell'uomo moderno, con la sua costruzione di una settimana di otto giorni, o l'orologio costruito da operai in tempo reale, scontro tra tempo umano e naturale.
Tra gli artisti:
Reynold Reynolds
Marzia Migliora
Arcangelo Sassolino
Michael Sailstorfer
Tamy Ben-Tor
Marnix de Nijs
Mark Formanek

Quindi, se pianificate una visita, fate un salto anche qua.

venerdì 15 gennaio 2010

The Sartorialist e Garance Dore' in Florence



Oggi in centro, dopo i vari giri cultirali per il corso, la mia vena più modaiola non ha resistito al richiamo di incontrare due beniamini del blog: Scott Schuman e Garance Doré, due dei miei autori preferiti di blog sulla moda. Loro fotografano le persone. E questo mi piace da impazzire. Persone come noi, persone, speciali, persone stravaganti. E visto che non capita spesso di averli a Firenze, e soprattutto insieme, dato che sono anche una coppia vera, dovevo per forza non mancare. Ed infatti munita del mio bel libro da far autografare, zac, autografo e foto, please! Quindi condivido con voi tutti le foto e l'autografo, ne sono molto soddisfatta! E poi una guida-personal shopper deve stare al passo con i tempi! Bisous

Here come the pictures I was so lucky to have with Scott Schuman and Garance Doré, authors of their amazing blogs. It was a pleasure to have his book signed, it was just great they were in Florence! I am so glad I met them. Thank you so much!