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mercoledì 25 agosto 2010

Tipi da spiaggia> Rolex e Postpay


Nella società contemporanea mi sorprende sempre più quanto noi giovani siamo ingenui e, per dirlo alla fiorentina, ‘bischeri’. Ci lamentiamo della crisi, ma non ci manca l’Iphone, vogliamo una casa, ma spendiamo i nostri soldi precari in bevute, oppure ci sono i tipi da spiaggia, come quello sulla spiaggia di Porto Rotondo, che faceva il bello e figo della spiaggia, con tanto di Rolex, e andava vantandosi per tutta la spiaggia delle sue conquiste, della fila di donne a cui non sapeva riparare, dei suoi guadagni e dichiarazione di redditi (ma avrà avuto forse 18 anni, quindi forse fresco di maturità). E orgoglioso mostrava il suo bel Rolex, oro giallo e oro bianco, originale secondo l’occhio attento del mio accompagnatore. E tutte le ragazze a fargli la corte, e lui, come il gallo nel pollaio, girando per la spiaggia urlando e scherzando, che quasi si prende una ‘sculacciata’ dalla ragazza trentenne di turno, alla quale Rolex & co. non facevano per niente gola, anzi, cercava solo un po’ di silenzio e sollievo dal 730 del ragazzo.
Ma la parte più bella è quella di quando il mio occhio curioso si intende di scrutare il ragazzo nei movimenti successivi alle conquiste, quando tira fuori il portafoglio, e si zittisce, e cerca, cerca i soldini per la bevuta, precisi precisi, e a quel punto mi cade l’occhio sull’oggetto del desiderio, la carta dei sogni: una PostPay. E allora rido, da sola in spiaggia, pensando alla mamma del ragazzo, che gli consegna la carta prepagata, e si fa le raccomandazioni di rito: ‘mi raccomando, stai attento, io ti ci metto i soldi, dopo quelli non ce ne sono più’. Lo so che una prepagata non identifica niente, e non discrimina, anzi, ne ho anche io una, ma mi ha fatto troppo sorridere questo tipo da spiaggia. ‘Aho, so’ bello, so’ bono, c’ho il Rolex e pure la Postpay’.

lunedì 23 agosto 2010

Note di fine estate


Questa estate sono accadute tantissime cose. E tantissime ne accadranno a breve. Questo è il momentyo che più non tollero dell'anno, il rientro dalle vacanze, soprattutto se sono state splendide e mai scontate. Ho capito che nella vita ci sono persone di cui davvero non puoi fare a meno, e che il destino birichino ci fa incrociare con nuove persone che ci cambiano la vita. Questo acacde grazie al lavoro, grazie agli interessi, all'amore. E sapere di amare una persona e di esserne il punto di riferimento ti illumina la vita. Come allo stesso tempo trovare una nuova vera amicizia e sapere di essere il suo punto di riferimento, anche questo ti riempie la vita. E vedere tua sorella crescere e diventare magnifica ancora di più di quanto già non lo fosse, mi fa brillare il cuore. Sono giunta allo stesso modo alla conclusione di quanto stare lontano dal computer faccia bene un pò a tutti. Di quanto le realtà finte di tanti social network stanno creano e ritrovando amicizie, anche per me, ma stanno distruggendo relazioni e comunicazione personale. E dopo un mese senza connessione se non per pochi minuti, mi rendo conto di quanto mi sia mancato scrivere i miei pensieri. E di quanto dobbiamo tutti ritrovare il modo di darci il tempo, per noi stessi. Stiamo costruendo e distruggendo, e le relazioni personali rimangono l'unico ponte. Parlare con l'amica, veder ridere mia sorella con gli amici, passeggiare e dormire 'a cucchiaio' con l'amore della vita sono il miglior social network mai inventato. E la fine dell'estate è un momento di passione per chi ha la fortuna di averla presente nella vita, e motivo per cercarla per chi ancora non l'ha trovata. Ma anche di ricordarsi quale è la vita vera, perché i sogni sono belli, ma vivere una realtà da sogno è ancora più speciale. Viviamo la vita, nelle piccole e grandi cose, e teniamoci stretto ciò che amiamo davvero.