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giovedì 3 marzo 2011

Sono un piccolo 'treno merci'

''Era come se andando via in realtà avessi preso la rincorsa per tornare più vicino''
Fabio Volo


Sto attraversando un periodo molto intenso. E l'altra sera tornando da teatro parlavamo di meditazione. E di quanto nel periodo dei vent'anni probabilmente non serve, perché siamo dei fiumi in piena che scorrono, pieni di energie, di voglia di fare, di dubbi, incertezze, da risolvere, da affrontare, da vivere, da respirare. Io allora mi sono definita così: un piccolo 'treno merci'. Forse non ha un suono gradevole alla pronuncia, ma riassume quello che mi sento io.

Un treno che viaggia, sia con il corpo che con la mente, sempre alla ricerca di nuovi stimoli, di nuove idee. Non mi fermo mai, se non davanti a dei bivi, dove le incertezze mi assalgono, e sento che potrei sempre fare di più, che questa vita non è abbastanza per tutto quello che vorrei fare, che il tempo scorre, che passiamo intere giornate davanti ai pc, cercando input, inserendo output.

Merci, perché sono piena di volontà, non mi fermo davanti a niente, ma ho costante bisogno di 'input' umani, di storie, di immagini, e quando trovo chi può darmele, è come se le mie batterie si ricaricassero di nuovo. Come tempo fa, che sono riuscita a mandare in diretta radio su Radio Deejay una persona di lavoro, così che è stata intervistata direttamente da Platinette. Oppure ieri, quando ho avuto l'onore di conoscere a lavoro una persona importante, e per quanto possa essere agéé, io ho assaporato quello che lui è stato e che ha fatto nella sua vita lavorativa. Sentir parlare di anni che non verranno più, ti lascia quel sapore che tu vorresti aver vissuto magari gli anni della famosa Dolce Vita.

Così sono tornata a casa, carica come non mai, perché avevo ricevuto la mia dose di Interesse di cui ho costantemente bisogno. Questo mi tiene viva. Questo mi fa sentire viva. E' quando sento questa adrenalina che mi sento che posso davvero fare tutto.
Tutto.