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mercoledì 29 giugno 2011

Lasciamoci stupire ancora

Come Leopardi poeta. Che sa ancora stupirsi della meravigliosa natura, perché il poeta ha in sé l’Innocenza, il sapersi meravigliare, la Fantasia e i Sentimenti di un fanciullo. Il poeta si lascia andare all’aspetto “irrazionale” ed immaginifico e sa cogliere la bellezza e bontà della Natura, rinnovando, contro ogni ragionevolezza, le illusioni antiche.

Lasciamoci stupire ancora.


E mi incanto quando vedo che ci sono ancora persone in grado di farlo. Per vari motivi. Magari sono i nostri genitori, lontani da social network 'tuttosapere tuttofare' che ancora non si capacitano di come usare una macchina fotografica digitale, nè tantomeno un Iphone, Ipod e via discorrendo. Magari sono i nostri nonni, tirati su a pane e sacrifici che si divertono a ballare ancora il liscio vicini vicini, come una volta, e che si meravigliano di veder scritto su un volantino del circolo rionale che ci sarà un 'Dj Dino' a mettere la musica. Magari vedendo persone che decidono di optare per la trattoria dove si va in cucina a sistemare la torta a cinque piani, invece di scegliere il solito catering me-ne-sto-a-sedere-fanno-tutto-loro.


Quanto amo questa ‘non consapevolezza’ della modernità, del dover per forza stare al passo con i tempi con tutto quello che ci viene bombardato alla velocità della luce dalla società. Quanto vorrei a volte non saper riconoscere o fare tante cose, per potermi di nuovo meravigliare a prima vista. Invidio chi ci riesce. E invidio i bambini, quelli che ancora non sono ipnotizzati sul giochino elettronico anche quando sono a cena fuori con i genitori, ignorandoli come se fossero stati generati da un vortice di digits. Capaci di risvegliarsi solo al momento del bisogno.


Mi manca anche la fila alla cabina del telefono, quando si conoscevano amici che ancora oggi rimangono tali. Mi manca cercare sul primo cellulare il tasto messaggio, e non trovarlo perché il mio modello ancora non ce l’aveva. Mi mancano le corrispondenze per lettera cartacea con amiche lontanissime, quando ancora Milano e Roma mi sembravano irraggiungibili. Mi manca veder giocare i bambini con due legni trovati nell’orto del nonno, come facevo io da piccola, costruendola la casa di Barbie che oggi si direbbe ecologica. Mi manca creare il mercatino nel giardino della nonna, e vendere a chi passava, e sventolare le prime cento mila lire ‘guadagnate’ creando il banco più bello. Mi mancano le gite fuori porta con i genitori che ti stressavano portandoti a destra e manca con il monovolume, sottoponendoti a estenuanti ore di autostrada, ma che in questo modo ti hanno iniettato la voglia di viaggiare e scoprire.


Nostalgia e sguardo avanti. In un perfetto Dietrofront.


E cerco così di apprezzare ogni singolo momento di meraviglia, come la mamma che ti regala un piccolo calamaio da scrivania o scrive il biglietto alla sua migliore amica usando le fotocopie a colori, e non Photoshop, come il padre che ti porta a scoprire il Chianti e ti indica dove ha vissuto da piccolo e dove prendeva il bus per andare in piscina, o una sorella, che nonostante l’età della libertà solo e sempre, si diverte con la gattina spericolata. E mentre traslochi per iniziare la tua nuova vita con il tuo lui, ritrovi lettere, messaggi, pagine di giornali, e oggetti. Uno mi ha colpito particolarmente: la mia prima gomma da cancellare del Gatto Silvestro, quasi del tutto usurata, della quale ho ancora il ricordo di prenderla con le mie piccole manine, tutta orgogliosa, dall’astuccio nuovo il primo giorno di scuola elementare. Come si può non meravigliarsi?



Fonti:
nuke.scuolaponti.it/LinkClick.aspx?fileticket=7RZBeT8oFZk%3D

immagine:

http://www.google.it/imgres?imgurl=http://img.fotocommunity.com/photos/5264856.jpg&imgrefurl=http://www.fotocommunity.it/pc/pc/display/5264856&usg=__xGf7-AFtmXAtUJfGdjC7ISmV6zs=&h=525&w=700&sz=98&hl=it&start=0&sig2=AozwUyT5e7iOHkxu6gYv9w&zoom=0&tbnid=PF-rj3EUgMpnDM:&tbnh=105&tbnw=140&ei=kuAKTqj3KsjC8QPDjvGjAQ&prev=/search%3Fq%3Dstupore%2Bbambini%26um%3D1%26hl%3Dit%26client%3Dfirefox-a%26sa%3DN%26rls%3Dorg.mozilla:en-US:official%26biw%3D1465%26bih%3D812%26tbm%3Disch&um=1&itbs=1&iact=rc&dur=171&page=1&ndsp=25&ved=1t:429,r:2,s:0&tx=119&ty=46

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