Cito dal mio diario:
12 agosto
2011
c’è chi
continua a dirmi di scrivere un libro. Mio grande sogno. Ma non so su cosa.
Sulla tua vita, mi dicono. Sì? Ma poi a chi lo presento? E la mia vita, sarà
abbastanza interessante da leggere? Dicono di sì. Mah, sarà vero? O è solo un
punto di vista soggettivo di chi mi sta vicino?
Sta di fatto
che è quel sogno là, nel cassetto recondito della mente. E nel frattempo ci
inserisco la mia vita davvero, come intermezzo. Una vita che mi sembra sempre
più piena. Adesso che mi sono fermata un attimo, in ferie, a pensare. Una vita
che non mi sembra mai abbastanza per fare tutte le cose che vorrei. Una vita
con un amore della vita vicino, che spero duri davvero. E allo stesso tempo la
voglia di provare cose nuove. Nuove avventure, nuove esperienze. Nuovi lavori.
Magari. Ma sempre lo dico, e mai lo faccio, di salpare nuovi orizzonti.
Ma se tiro la
linea della mia vita fino ad adesso, non posso che esserne soddisfatta. Una
famiglia bella, anche se matta come un cavallo. Un amore, vero. Complicità,
vera. Risate, vere. Un lavoro che mi ha dato tanto, veramente tanto, mi ha
formata per quello che sono oggi, per come mi pongo, come mi vesto, come mi
relaziono. Ma che adesso mi sta dando un po’ meno, e forse sarebbe l’ora di
tagliare il cordone ombelicale. E volare da sola. Con le mie idee, il mio
intuito, il mio istinto. La mia voglia di fare. E di viaggiare. Quasi un anno
dall’ultimo viaggio a New York. Nostalgia immensa. Voler vivere all’estero. Ma
se così avessi fatto, non avrei il numero di cellulare con il messaggio ancora
nel cellulare di un noto giornalista e scrittore italiano, che mi stima. Le mie
paturnie, che secondo me sono il mio motore nascosto, perché se si fermano io
non do il massimo. Se ritornano, mi accendono la fiamma del voler fare. Il
voler fare, che mai si appaga. E quindi vado a fare teatro, incontro nuove
persone, faccio un’esperienza nuova, scarico la tensione, imparo ad andare in
canoa, regalo un fiore per essere perdonata. Imparo a vivere.
Ci siamo davvero. Adesso si vede la vera Cristina. Si è chiusa una porta, voglio aprire mille orizzonti.
Amica, io credo in te.
RispondiEliminaCredo che quello che capita, non capiti per caso.
E da te c'é l'oro.
E a NY ci torniamo presto!
ti voglio bene
Mimma grazie, siamo entrambe una miniera. Da esplorare? Comunque da vivere, intensamente.
RispondiEliminaE viva NY!
Ti voglio bene me too